Un recentissimo studio della Columbia University di NY, di soli pochi mesi fa, ha messo in luce come una scarsa assunzione di FLAVANOLI DEL CACAO nella dieta siano in relazione con un deficit di memoria, tipico della MILD COGNITIVE IMPAIRMENT (disturbo cognitivo lieve)

Al contrario, invece, l’uso continuativo di cibi contenenti flavanoli (quasi esclusivamente frutta e verdura, ma anche thè, caffè, vino rosso) può giocare un ruolo importante, nel contrastare il declino cognitivo legato alla senilità.


– I FLAVANOLI –

I FLAVANOLI sono un sottogruppo di molecole che appartengo ad una più grande classe, che sono i FLAVONOIDI, composti polifenolici, metaboliti secondari delle piante in grado di proteggere la pianta stessa da
➜ RAGGI UV
➜ MICROORGANISMI PATOGENI
➜ ECCESSIVO GELO o SICCITA’

Sono sostanze naturali che all’interno del nostro organismo, esercitano proprietà antiossidanti (SCAVENGER, cioè spazzini dei ROS) e di riparazione dei danni cellulari, il che li rendono utili per
➤ prevenire cancro
➤ malattie cardiovascolari
➤ malattie degenerative in generale
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– LO STUDIO –

In questo studio fatto su larga scala, sono stai reclutati quasi 3600 persone con una età media di 70anni e suddivisi in 2 gruppi; ad un gruppo è stato somministrato una compressa da 500mg contenente 420mg di flavanoli del cacao e 80mg di catechine e epicatechine (molecole sempre appertenenti alla classe dei FLAVANOLI), mentre l’altro gruppo, il controllo, sempre una compressa da 500mg ,ma di placebo.
All’inizio dello studio, tutti i partecipanti hanno completato un’indagine che valutava la qualità della loro dieta, attraverso la compilazione del HEALTHY EATING INDEX; i partecipanti hanno condotto, poi, una serie di attività per valutare la memoria a breve termine.
I test sono stati ripetuti dopo un anno, due o tre.
Ad un terzo dei partecipanti sono stati valutati anche i livelli di biomarker urinari per i flavanoli dosate prima e dopo lo studio.
Questa misurazione ha consentito ai ricercatori di determinare in modo più preciso quanto i livelli di flavanoli corrispondessero alla performance sui test cognitivi.


– LA CONCLUSIONE –

Dall’analisi dei dati raccolti in questo studio su larga scala e lunga durata, è che l’uso continuativo di FLAVANOLI (sia come cibo nella dieta, che sottoforma di integratore) può agire come via per rallentare il fisiologico declino cognitivo e il deficit di memoria nel processo di invecchiamento cerebrale.
I partecipanti,poi, che riferivano di consumare una dieta scarsa di questi composti e che avevano i più bassi livelli di flavanoli all’inizio dello studio, hanno visto migliorare i loro punteggi della memoria dell’ 11%, rispetto al placebo.
I risultati ,dunque, suggeriscono fortemente,che un deficit di flavanoli nella dieta è una delle concause che porta a perdita di memoria correlata all’età; questo trend può essere invertito,invece, dal connubio DIETA + INTEGRAZIONE, visto l’effetto inverso quando si consumano questi composti.