Arrivano i primi tepori, e in alcuni casi i primi caldi, e tutti di corsa ad esporsi al

sole con le creme protettive, ma qui nessuno è al corrente che proprio le creme

protettive solari sono i principali induttori del cancro della pelle soprattutto del

carcinoma baso e squamo cellulare, e del melanoma.

Per capire tutto ciò bisogna fare un salto indietro nella storia, quando l’Australia

era ancora una colonia della Gran Bretagna …

I primi ad arrivare sono su questo sperduto continente sono i malfattori e

pregiudicati scozzesi ed irlandesi che piuttosto che passare la loro vita nelle

patrie galere, aveva la possibilità di essere liberi,ma dall’altra parte del modo.

Si trattava di soggetti con pelle alquanto chiara che esposti quotidianamente ai

raggi ultravioletti solari nelle sperdute lande australiane cominciavano a morire

di tumori della pelle in particolare di carcinoma baso e squamo-cellulare e

melanoma..

Ovviamente la notizia cominciò ad arrivare anche in Gran Bretagna la quale per

vederci chiaro su questa moria di persone commissionò grosse campagne

informative e di studi contro questi tumori.

Da questi studi risultò che i soggetti che avevano utilizzato creme solari con

fattori di protezione più alti e più a lungo, erano proprio quelli che morivano più

spesso di tumore della pelle.

Per cui l’opinione pubblica cominciò ad interrogarsi sul perché l’uso delle creme

protettive potesse portare ad aumento della morte per tumore della pelle.

La domanda successiva è presto ovvia: “..ma perchè l’uso delle creme protettive

porta ad un aumento dei tumori della pelle collegabili all’esposizione solare..?”

La risposta è altrettanto semplice: bisogna sapere che queste creme vengono

testate e validate in base all’SPF (SOLAR PROTECTOR FACTOR) che viene misurato

in una stanza chiusa attraverso una macchina, che è chiamata Simulatore

Solare..però in questa stanza non si suda..,non c’è il vento.. e la crema viene

messa nella misura di 2gr x cm2 di pelle, tutte condizioni che non rispecchiano

la realtà della quotidianità estiva.

Misura il tempo per la comparsa dell’eritema..per cui quando mi espongo al sole

con i fattori di protezione, questi impediscono la formazione dell’eritema, e di

conseguenza ci si sta di più!!

In realtà sono certamente protetto dalla formazione dell’eritema, ma il passaggio

degli UVA esiste.

Quindi il fattore di protezione ci protegge sì dalla formazione dell’eritema,

..peccato che continuando a stare esposto ai raggi solari, assorbo ed assumo

i veri raggi, induttori del cancro della pelle che sono gli UVA e in particolare

gli UVA1.

La soluzione e prevenzione del cancro della pelle per esposizione prolungata

ai raggi solari, è abolire le creme stesse, cioè non metterle e togliersi

dall’esposizione solare alla comparsa di unlieve eritema, anche se questo

dovesse comparire appena dopo 5-10min.

Questo è il motivo per cui facendo una full-immersione di sole nel solo W-E..,

poi dopo anni ho una elevata possibilità di sviluppare melanoni..o basaliomi…

o carcinomi.

Tutto questo succede perchè non si da il tempo alla pelle di fare la melanina..

(la pelle ci mette 8 giorni a sintetizzare la propria melanina) e si rimane convinti

che mettendoci le creme protettive siamo protetti: ERRORE!!

Solo se si prende il sole in maniera lenta e progressiva, è più facile salvarsi

da un melanoma..(solo dopo l’ottavo giorno di esposizione progressiva, si può

passare a quella prolungata).

In ultima analisi stare al sole fa sicuramente bene, ma all’inizio è d’obbligo

starci in maniera lenta eprogressiva senza protezioni di alcun genere sia per

i bambini che gli adulti.