Sembra un paradosso, ma in realtà è proprio così!
La qualità e quantità di massa muscolare gioca un ruolo fondamentale ed importante nella qualità dell’invecchiamento della persona.
Per troppo tempo si è pensato che, avere una muscolatura tonica e voluminosa fosse solo importante per fare bella figura in spiaggia, ma in realtà la questione è molto più complessa, perché dal punto di vista scientifico, una muscolatura tonica ha una rilevanza molto importante nei confronti di un invecchiamento di qualità (successful aging).

Sappiamo da dati e studi scientifici che ognuno di noi tenderà a perdere tra il 4 e 8% di massa muscolare per decade nel corso della vita a partire dai 35aa di età, (in concomitanza con la fine della fase anabolica e l’inizio di quella catabolica) e intorno ai 55 – 60aa la perdita accelera in maniera significativa arrivando fino al 10%.
Basta pensare cosa succede agli astronauti quando sono in orbita, ovvero che la loro massa ossea e muscolare, in 6 mesi di permanenza, si riduce del 10%, esattamente come quella che perdiamo noi in 10aa, quindi una perdita molto significativa; questo è il motivo per il quale gli astronauti nella loro routine spaziale dedicano circa 2h al giorno di esercizi atti a cercare di ridurre tale perdita causata dalla perdita di gravità.
Verrebbe da chiedersi come mai l’essere umano, a fronte di tali dati, non prenda contromisure atte a ridurre tali perdite..;purtroppo l’indolenza umana sta proprio nel fatto che essendo una perdita esigua (1% annuo) e non tangibile nel quotidiano, viene sottovalutata.

La massa muscolare è molto importante nel processo d’invecchiamento per diversi motivi:
1 – perchè funge da RISERVA DI CELLULE STAMINALI all’interno del nostro organismo; questo vuol dire che più preserviamo la nostra massa muscolare, più abbiamo cellule che possono andare a riparare tessuti ed organi danneggiati.

2 – REGOLATORE del METABOLISMO BASALE: esso rappresenta la quantità minima di energia impiegata per mantenere attive le funzioni vitali in stato di veglia; questo significa che più abbondante è la nostra massa muscolare, più alto sarà il nostro MB e minore sarà la possibilità di accumulare grasso (cosa che con l’aumento dell’età diventa sempre più semplice).
Quindi MANTENIMENTO MASSA MUSCOLARE = ALTO MB = MINORE POSSIBILITA’ DI ACCUMULO GRASSO.
Mantenere lo stesso peso negli anni, non vuol dire essere magri, perché all’interno del nostro organismo, si modificano le proporzioni tra massa magra e massa grassa, a favore di quest’ultima.

3 – SENSIBILITA’ INSULINICA: che è uno degli aspetti più importanti nel regolare la nostra capacità di tollerare le variazioni di glicemia.
E’ chiaro che la capacità di mantenere una glicemia stabile e con essa la sensibilità insulinica, da una parte decresce con l’età, e dall’altra dipende molto dalla qualità di cibo introdotto (un eccesso di zuccheri e carboidrati raffinati e poca verdura e frutta non ne favorisce la stabilità);in ogni caso avere una buona qualità di massa muscolare ci protegge dagli effetti negativi che possono comportare i frequenti sbalzi insulinici.

4 – CAPACITA’ FUNZIONALE soprattutto di tipo muscolo-osteoarticolare, cioè capacità che sono connesse con la mobilità, con la perdita di forza e di elasticità, e che porta la persona a ridurre le proprie attività, avendo così peggioramenti anche in altre aree, quali respiratoria e cardiaca, oltre a quella emotiva che tanto dipende da quanto ci manteniamo attivi, continuando a fare tutte le cose che ci piacciono.

5 – REGOLAZIONE ORMONALE perché mantenere una massa muscolare più attiva (attraverso l’allenamento fisico) favorisce la corretta produzione di TESTOSTERONE, GH, DHEA.., tutti ormoni che contribuiscono a mantenere alta la nostra forma fisica.
Non dimentichiamo, per ultimo, che avere una alta forma fisica si ripercuote positivamente anche sulla propria autostima, che è un punto importante che riguarda l’invecchiamento.

Dobbiamo sempre ricordare che noi nasciamo con un patrimonio muscolare e che questo deve essere mantenuto nel corso del tempo fin da giovani, grazie allo sviluppo di una attività fisica adeguata; arrivati intorno ai 35-38aa (e con l’inizio della FASE CATABOLICA) il nostro compito dovrebbe essere quello di rallentare la perdita di muscolo, continuando a fare attività fisica contro-resistenza, ma nel contempo, senza dimenticare un lavoro aerobico per la corretta funzionalità dell’apparato cardiovascolare e della stifness vasale.

L’assenza di allenamento in età adulta e poi senile, comporta una drastica riduzione di quelle che sono definite cellule muscolari satelliti, che sotto determinati stimoli (ormonale o trauma muscolare) hanno una potente azione rigeneratrice perché possono differenziarsi in mioblasti e fondersi con le cellule muscolari danneggiate, generando così, nuove cellule muscolari le quali sono responsabili, poi, del mantenimento di un certo trofismo muscolare.

Che il mantenimento della massa muscolare e della forza sia un parametro importante è confermato anche da molti studi che affermano come la perdita di forza e con essa di massa muscolare sia un marker importante per stimare il rischio di mortalità: più si perde massa muscolare e forza, più si diventa fragili, e più c’è il rischio di morte.

Una cosa che accomuna queste due persone è l’età angrafica: entrambi 70enni!

-Skeletal Muscle Strength as a Predictor of All-Cause Mortality in Healthy Men he Journals of Gerontology: Series A, Volume 57, Issue 10, 1 October 2002
-Strength, But Not Muscle Mass, Is Associated With Mortality in the Health, Aging and Body Composition Study Cohort The Journals of Gerontology: Series A, Volume 61, Issue 1, January 2006