Alla fine degli anni ’80, grazie a ROBERT ADER, psicologo e accademico
americano, ha cominciato a prendere piede un nuovo paradigma, un nuovo
concetto di medicina che mette al centro la persona, e non più il singolo
sintomo, considerando la malattia, e di conseguenza il sintomo, come una
alterazione del “sistema uomo”, dove uno o più, dei vari sistemi che lo
compongono possono essere alterati, precludendo così la funzionalità degli
altri
Così è nata la PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia)
Un’altro concetto fondamentale per la comprensione del paradigma PNEI è
rappresentato dal cosidetto CROSS-TALK BIDIREZIONALE: i tre sistemi,
rappresentati dal sistema nervoso, immunitario, ed endocrino, dialogano
tra di loro in maniera bidirezionale: cioè si può andare dalla “P” alla “N”
verso la “I”(direttrice psico-somatica), ma analogamente dalla “I” verso la “P”
e “N” (direttrice somato-psichica).
Questo ci fa capire l’importanza della eziopatogenesi della malattia, che può
avere una direttrice psico-somatica,ma anche una somato-psichica.
Non si può pensare di agire sul sistema endocrino, senza lavorare sul
sistema immunitario; non è possibile lavorare sul sistema immunitario
senza prendere in considerazione il sistema nervoso centrale ed autonomo.
La più grande chat del mondo non è Facebook, ubicata nell’etere, con quasi
2 miliardi di utenti, ma l’abbiamo nel nostro corpo: l’essere umano adulto è
composto da 40.000 miliardi di cellule che continuamente giorno e notte, si
scambiano messaggi sottoforma di citokine, neuropeptidi, ormoni, fattori di
crescita..
Questi messaggi viaggiano attraverso la MATRICE EXTRA CELLULARE
(ECM): più è pulita e plastica questa matrice, tanto più i
messaggi tra le cellule risultano chiari e ricevibili, senza disturbi.
Le nostre 40.000 miliardi di cellule non sono “sole” nel nostro organismo,
ma ognuna di esse ospita ben 7 batteri, formando quello che viene definito
SUPERORGANISMO, dove una parte (cellule o batteri) non prevale sull’altra,
(nonostante la popolazione batterica sia 7 volte più numerosa di quella
cellulare) ma, – al contrario – ognuna è indispensabile per la controparte.
Siamo “abitati” da circa 4.000 specie diverse di batteri, e il peso di queste
diverse specie è di circa 2,5kg: tutto questo è il nostro MICROBIOTA
INTESTINALE.
I batteri del microbiota lavorano incessamente, fabbricando vitamine e
difendendolo dalle infezioni; ancora, possono cambiare la chimica
cerebrale, se alterati, incidendo sugli stati d’animo e tono dell’umore.
Abbiamo quindi visto come, neuropeptidi, citokine, ormoni, fattori di
crescita sono le parole usate dai tre grandi sistemi e dalle loro 40.000 mld
Abbiamo quindi visto come, neuropeptidi, citokine, ormoni, fattori di
crescita sono le parole usate dai tre grandi sistemi e dalle loro 40.000 mld di
cellule per dialogare tra di loro: essi parlano il linguaggio delle SIGNALING MOLECULES
e un alterato cross-talk, che è alla base dell’eziopatogenesi dimalattie infiammatorie, autoimmuni o allergiche, non è altro che una
alterazione del linguaggio, della comunicazione intercellulare.
Ogni patologia è causata da una IPER o IPO concentrazione, rispetto alla
concentrazione fisiologica, di molecole messaggere: il troppo, o il troppo
poco, altera il dialogo tra le cellule.
Quindi, grazie alla biologia molecolare, noi siamo in grado di conoscere il
dizionario utilizzato dalle cellule per dialogare tra di loro e conoscendo il
dizionario, possiamo sapere che quella alterazione patologica è dovuta ad
una alterazione o mancanza di determinate parole.
Ma oltre a conoscere il loro dizionario, oggi sappiamo, che le 40.000 miliardi
di cellule parlano ad un volume molto, moltobasso, quasi si sussurrano tra
loro; questo vuol dire che bastano quantità molto piccole per riportare il
corpo in condizioni fisiologiche.
Ecco dunque che l’uso di appropriati farmaci LOW DOSE sono in grado di
BIOREGOLARE la FISIOLOGIA del SISTEMA NETWORK
Nella farmacologia classica siamo abituati a ragionare in termini di grammi
(ex gli antibiotici) o milligrammi.
Per citokine, ormoni, neuropeptidi e fattori di crescita si parla di
picogrammi (10
L’utilizzo di questi “nano-farmaci” risulta soprattutto utile per contrastare o,
per lo meno rallentare, la LOW GRADE CHRONIC INFLAMMATION,
quella infiammazione di basso grado, silente e silenziosa che non da segno
di se, ma che porta inesorabilmente verso le malattie cronico-degenerative
e neurodegenerative tipiche dell’invecchiamento.