La crescente pratica di sport agonistici da parte di giovani adolescenti nel

contesto di sport di squadra o individuali, unita ad una sempre maggiore

intensità e frequenza di allenamenti, sono la causa dell’aumento, dell’incidenza

di patologie a carico delle cartilagini articolari nei giovani adolescenti.

Il crescere dell’intensità dei carichi di lavoro durante le sedute di allenamento,

volto a sviluppare ed incrementare la forza e la potenza muscolare poco

si sposa con la fragilità delle ossa e delle cartilagine dei piccoli atleti che

finiscono con andare incontro a sempre più frequenti infortuni muscolari e

infiammazioni cartilaginee di ginocchio e del complesso piede/caviglia.

Le enormi aspettative dei genitori e delle società sportive nei confronti

dei giovani atleti, spingono ad una ripresa affrettata del ritorno allo sport,

contribuendo alla cronicizzazione di tali infiammazioni.

Tra le più frequenti patologie del giovane sportivo, la malattia di

OSGOOD – SCHLATTER è sicuramente quella di maggior riscontro.

E’ nota anche come OSTEOCONDROSI DELL’APOFISI TIBIALE

ANTERIORE, e prende il nome dai due medici, l’ortopedico statunitense

ROBERT BAYLEY OSGOOD e dal chirurgo elvetico CARL SCHLATTER,

che la descrissero per la prima volta nel 1903.

 

Le osteocondrosi giovanili, patologie che interessano i nuclei di accrescimento

osseo, sono relativamente benigne e subiscono spontaneamente una regressione.

La patologia interessa sia femmine che maschi, ma in questi ultimi la frequenza

è tre volte superiore.

Nei maschi si manifesta generalmente nel periodo compreso tra gli

10 e i 16 annidi età, mentre nelle femmine in quello compreso

fra gli 8 e i 14 anni; ciò è dovuto al fatto che nel sesso femminile

il processo di ossificazione dell’apofisi tibiale inizia più precocemente.

Nel 25% dei casi, la patologia colpisce bilateralmente.

 

Solitamente, i soggetti colpiti dal morbo di OSGOOD-SCHLATTER sono

bambini / ragazzi che praticano sport in cui si usa largamente il muscolo

quadricipite (tutti gli sport di salto come SALTO IN ALTO, BASKET,

CALCIO, PALLAVOLO, PATTINAGGIO ARTISTICO,

GINNASTICA ARTISTICA…); la patologia è dovuta infatti alla ripetuta a

zione traumatica causata dalla trazione del tendine rotuleo sulla sua

inserzione a livello dell’apofisi tibiale nella fase di contrazione del muscolo

estensore della gamba.

Sul nucleo di accrescimento si esercitano, quindi, potenti forze traenti,

che, in un certo senso, si oppongono alla sua ossificazione e ne

impediscono l’unione con il resto della tibia.

Il dolore può persistere per un periodo variabile di 3-4 mesi fino

a 12 mesi, generalmente localizzato a livello del terzo inferiore

del tendine; talvolta però si riscontra un’irradiazione verso la

rotula o la tibia; l’intensità del dolore è maggiore al termine dei

movimenti di flessione o di estensione del ginocchio; in alcuni

casi è possibile riscontrare la formazione di una tumefazione locale.

 

 

COME RICONOSCERLO?

 

La sintomatologia del morbo di OSGOOD-SCHLATTER è caratterizzata

da un  DOLORE  SPECIFICO e presente elettivamente sulla

TUBEROSITA’ TIBIALE ANTERIORE durante l’attività sportiva,

ma anche nel salire o scendere e scale o nel fare una accosciata.

Il dolore può persistere per un periodo variabile di 3-4 mesi fino

a 12 mesi, generalmente localizzato a livello del terzo inferiore del tendine;

talvolta però si riscontra un’irradiazione verso la rotula o la tibia;

l’intensità del dolore è maggiore al termine dei movimenti di flessione

o di estensione del ginocchio; in alcuni casi è possibile riscontrare la

formazione di una tumefazione locale.

Una complicanza abbastanza frequente della sindrome di OSGOOD-SCHLATTER

è la formazione di una salienza ossea che in genere è abbastanza

piccola e non procura dolore a meno che non sia sottoposta a una discreta

pressione diretta; in alcuni casi è possibile la formazione

di calcificazioni intra-tendinee che potrebbero essere, in età adulta,

causa di processi infiammatori.

Un’altra complicanza, invero molto rara, che potrebbe verificarsi è

il distacco della tuberosità tibiale.

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QUALI INDAGINI FARE?

 

L’indagine diagnostica per eccellenza, nel caso si sospetti la

sindrome di OSGOOD-SCHLATTER, è l’ESAME RADIOGRAFICO;

un semplice RX  mostra spesso una tuberosità tibiale dall’aspetto

irregolare e in qualche caso frammentato.

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L’indagine radiografica, oltre a precisare lo stadio di evoluzione della malattia,

consente di verificare la presenza o meno di altre forme di osteocondrosi

a carico del ginocchio.

Quindi è opportuno ed importante rivolgersi direttamente ad un medico

(e non a massaggiatori o fisioterapisti), perchè solo se la diagnosi

è corretta,la terapia intrapresa risulterà poi efficace.

 

QUALE TERAPIA?

 

L’approccio terapeutico è abbastanza semplice e si avvale:

 

1. riduzione o sospensione dell’attività sportiva

traumatica a seconda del grado di gravità della malattia,

potrebbe durare diverse settimane o addirittura alcuni mesi.

 

2. ricorrere in fase acuta alla crioterapia e a farmaci di tipo

analgesico preferibilmente locali.

 

3. stretching della muscolatura interessata.

 

4. Tutti gli altri trattamenti sono solo palliativi senza alcun senso.

 

Il ricorso alla chirurgia è da considerarsi un’evenienza molto rara, da

riservarsi a casi particolarmente gravi.

 

 

MALATTIA DI LARSEN-JOHANSSON

 

E’ un’altra osteocondrosi, abbastanza frequente, simile alla

precedente, che a diffrenza del OSGOOD-SCHLATTER,

l’infiammazione colpisce il POLO DISTALE DELLA ROTULA

La sintomatologia è del tutto simile all’OSGOOD-SCHLATTER, ma il

dolore, questa volta, è riferito al polo inferiore della rotula.

Anche in questo caso è una patologia benigna che va risoluzione solo

con la fine dello sviluppo staturale del ragazzo/a e il trattamento teraputico

sintomatico è analogo all’OSGOOD – SCHLATTER

 

 

MORBO DI HAGLUND

 

è legato ad un’alterata produzione di osso dell’apofisi posteriore del calcagno

che determina un’alterazione del normale profilo anatomico del calcagno

legata ad una presenza eccessiva di osso, detto ESOSTOSI, che può determinare

un aumento dell’attrito con i tessuti molli circostanti e con la calzatura.

Risultati immagini per MORBO HAGLUNDRisultati immagini per MORBO HAGLUND

Infatti la sintomatologia è legata principalmente ad un effetto meccanico

che inducono un continuo sfregamento sulla parte interessata, e quindi

la calzatura usata risulta di fondamentale importanza nella sintomatologia

clinica.

 

La conoscenza delle lesioni in rapporto all’età, alle sedi, nonché ai

meccanismi patogenetici attraverso i quali queste si realizzano,

risulta di notevole importanza al fine di comprendere quali potranno

essere i risvolti evolutivi di queste patologie una volta raggiunta la

completa maturazione corporea e quali ripercussioni potranno determinare

sul normale sviluppo scheletrico.

Tutte queste forme descritte hanno una evoluzione prognostica

positiva, nononstante il dolore, al segmento corporeo interessato,

può protratsi anche per mesi.